18 Sep
18Sep


CONTRARIAMENTE A QUANTO SI CREDEVA

I RATTI, COME MOLTI RODITORI, SONO IN GRAN PARTE CREPUSCOLARI E, ANCHE DURANTE IL GIORNO, SI TROVANO SOLITAMENTE IN AMBIENTI SCARSAMENTE ILLUMINATI.

Si è sempre pensato che i roditori siano funzionalmente ciechi quando i loro dintorni sono illuminati con luce di lunghezze d’onda più lunghe – quelle che noi umani percepiamo come rosse.Invece, adesso è arrivato un nuovo studio di Nader Nikbakht del Massachusetts Institute of Technology e Matthew Diamond della SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati), pubblicato su eLifedi, che sfida questa ipotesi e mostra che i topi possono discriminare accuratamente gli oggetti che sono illuminati solo dalla luce rossa, anche in condizione di debole attivazione dei fotorecettori retinici.

La loro retina è dominata da bastoncelli con coni – ovvero le cellule che danno origine alla percezione del colore – e mancano dei coni rossi. Potrebbe essere per questo che per lungo tempo si è pensato che non percepissero la luce rossa, ma secondo lo studio non è così.Per la ricerca, ai ratti è stato richiesto di riconoscere l’orientamento di un oggetto solido simile a un disco con barre parallele, colorate alternativamente in bianco e nero, formando così un reticolo ad onda quadra.

OGNI PROVA È STATA ESEGUITA CON SORGENTI LUMINOSE DI VARIE LUNGHEZZE D’ONDA.

Quello che si è scoperto è che gli animali si comportavano bene anche con lunghezze d’onda percepite come rosse dagli umani.È uno studio davvero molto interessante visto che i risultati avranno implicazioni immediate nella progettazione di esperimenti e nell’alloggiamento dei roditori poiché adesso sappiamo che la condizione che prima veniva rubricata come buio totale – ovvero la luce rossa notturna – non lo è. 

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